trans
Essere K.
di travperte
15.08.2024 |
2.724 |
9
"Tornerà perché io non gli offro solo sesso..."
Sono Katia, una creatura che ha scoperto la propria essenza nel gioco della seduzione e nel potere che riesco a esercitare sugli uomini. Vivo in una tranquilla provincia di Milano, ma la mia vita interiore è tutt’altro che placida. Quando la voglia di maschio diventa implacabile, attraverso un rituale ben preciso, mi trasformo in ciò che sono davvero: un essere di desiderio e passione, una donna che sa come soddisfare e appagare in tutto il proprio uomo, non solo con il sesso, ma con tutto ciò che rende un incontro un’esperienza indimenticabile.Adoro i corsetti e le calze perché sono il mio strumento per trasformare la mia femminilità in una forma d’arte. Quando allaccio il corsetto attorno alla vita, sento il tessuto che mi stringe, che modella le mie curve in un modo che so farà impazzire chiunque abbia il privilegio di vedermi. Ogni dettaglio è curato, dalle labbra rosso fuoco che promettono piaceri proibiti, ai tacchi che mi elevano, letteralmente e metaforicamente, sopra il mondo ordinario. È un rituale che mi eccita già prima che l’incontro cominci, perché so che la mia presenza farà sentire quell’uomo il re del mondo, desiderato come mai prima.
Ogni incontro è una danza, un gioco sottile di sguardi e gesti. Quando un uomo mi vede per la prima volta, lo vedo nei suoi occhi: un misto di desiderio e soggezione. E io amo quella sensazione di potere che mi invade quando capisco che, in quel momento, lui è mio. Mi piace prenderlo per mano, portarlo con dolcezza e decisione in un mondo dove le sue fantasie più nascoste prendono vita. Non è solo questione di sesso, anche se ovviamente quello è parte del piacere. È tutto ciò che avviene prima, durante e dopo. È come lo guardo mentre gli parlo con una voce bassa e vellutata, come lo sfioro, facendolo sentire il padrone della situazione, mentre in realtà sono io che dirigo ogni movimento, ogni respiro.
Amo fare in modo che si senta desiderato in ogni istante, dall’attimo in cui entra dalla porta fino a quando se ne va, con un sorriso soddisfatto e la certezza di aver vissuto qualcosa di speciale. Gli preparo un drink, lo accolgo con un sorriso malizioso, e mentre parliamo lascio che la tensione erotica cresca lentamente, come un fuoco che arde sotto la superficie. Lo sfioro casualmente, mi avvicino quanto basta per farlo tremare di aspettativa. Non è mai solo un incontro fisico: è un’esperienza totale, che lo coinvolge corpo e anima.
Lo faccio sentire potente, il re del mio mondo, ma solo perché so che il vero potere, in realtà, è nelle mie mani. So esattamente come toccarlo, come sfiorare la sua pelle per mandargli i brividi lungo la schiena. So quando sussurrare all’orecchio e quando lasciare che il silenzio parli da solo. Ogni volta che lo bacio, sento la sua resistenza cedere, sento che mi appartiene un po’ di più.
Non c’è fretta nei miei gesti, ogni cosa deve avvenire al momento giusto. Mi prendo il tempo di conoscere il suo corpo, di scoprire cosa lo eccita davvero, e quando finalmente arriviamo al culmine, è come se il mondo intero esplodesse in quel momento. Ma per me, il vero piacere non sta solo lì: sta nel vederlo soddisfatto, esausto, ma con quel sorriso che dice tutto. È la consapevolezza che, con me, ha vissuto qualcosa che non dimenticherà facilmente, qualcosa che lo lascerà a desiderare ancora e ancora.
E quando alla fine se ne va, so che tornerà. Tornerà perché io non gli offro solo sesso. Gli offro un’esperienza che lo fa sentire vivo, potente, e infinitamente desiderato. Ed è proprio in questo, nel gioco della seduzione e del dominio, che trovo il mio appagamento più profondo. Perché non c’è niente di più erotico, per me, di vedere un uomo cedere completamente al piacere che solo io riesco dargli.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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